Nell’ambito del Decreto attuativo della Riforma fiscale dedicato al procedimento accertativo è stata introdotta la disciplina del concordato preventivo biennale (CPB) a favore dei “contribuenti di minori dimensioni”.
Il CONCORDATO PREVENTIVO BIENNALE consiste in una proposta da parte dell’Agenzia delle Entrate per la definizione biennale del reddito d’impresa / lavoro autonomo e del valore della produzione netta 2024-2025.
La proposta di concordato è elaborata e comunicata dall’Agenzia al contribuente attraverso dei programmi informatici. La proposta è elaborata, in coerenza con i dati comunicati dal contribuente e comunque nel rispetto della sua capacità contributiva sulla base di una metodologia (approvata dal MEF) che valorizza le informazioni già in possesso dell’Amministrazione finanziaria, limitando l’introduzione di nuovi oneri dichiarativi.
Possono accedere al CPB:
Effetti dell’accettazione della proposta:
Effetti del concordato ai fini IVA:
Per i periodi d’imposta oggetto di concordato, ai soggetti che aderiscono alla proposta dell’Agenzia sono riconosciuti i benefici premiali ISA (in particolare, esonero visto di conformità per compensazione crediti tributari).
Per i periodi d’imposta oggetto del concordato gli accertamenti di cui all’art. 39, DPR n. 600/73 non possono essere effettuati, fatto salvo il caso in cui ricorrano le cause di decadenza.
L’Agenzia delle Entrate e la GdF “programmano l’impiego di maggiore capacità operativa per intensificare l’attività di controllo nei confronti dei soggetti che non aderiscono al concordato preventivo biennale o ne decadono”
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